“Il completino te lo metti in tribuna!”

Caro direttore generale della nazionale cantanti, sa dove glielo metterei io il completino?

A volte è davvero frustrante fare la “femminista consapevole”, come amo definirmi, senza alzare i toni e dar sfogo alla rabbia.

Poi però capisco che la rabbia rende irrazionali e l’irrazionalità non porta a grandi risultati se non a violenza su violenza.

immagine presa dal profilo IG di @avvocathy

Perché di questo stiamo parlando: Aurora Leone, attrice componente dei “The Jackal” ha subìto una violenza. Nei video che troviamo sul suo profilo Instagram la possiamo vedere agitata, scioccata e ammette di essersi sentita in imbarazzo.

Per chi ancora non lo sapesse, ieri sera, alla vigilia della giornata programmata per l’evento annuale de “La Partita del CUORE” in cui la Nazionale Cantanti avrebbe sfidato i Campioni per la Ricerca in una partita di beneficenza a favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro (a questo proposito donate allo 45527), Aurora e Ciro (Priello) convocati per partecipare alla partita come giocatori si siedono a cena chiacchierando con alcuni cantanti. Ad un certo punto il direttore generale, Gianluca Pecchini, ha esortato Aurora ad alzarsi e a sedersi ad un altro tavolo, il tutto perché donna. Sì, perché nel momento che Ciro si è alzato per spostarsi con lei, gli è stato detto che lui poteva rimanere. Al che i due hanno pensato ad un malinteso e hanno specificato che Aurora non era l’accompagnatrice di Ciro e che era stata convocata anche lei con tanto di mai che lo provavano visto che le avevano chiesto anche la taglia per la divisa. Ed ecco arrivare la risposta del direttore che mi ha infervorata: “Il completino te lo metti in tribuna se vuoi, le donne non giocano! Queste sono le nostre regole!”

Avete capito ora l’incipit di questo mio post?

In un mondo dove assistiamo a guerre, pandemie, disoccupazione violenze e omicidi dove molto spesso le donne sono le prime vittime, possiamo pensare che una notizia del genere sia nulla a confronto. E invece no. I messaggi subliminali (neanche tanto in questo caso) sono violenti tanto quanto una rissa. Le parole pesano come macigni. Quello che è stato detto ad Aurora equivale ad un pugno in faccia a tutto quello per cui le donne si stanno battendo da anni, anzi no, SECOLI.

Ci rendiamo conto di quello che quotidianamente molte ragazzine devono subire nei campi da calcio (come nel rugby, nel basket, e in tutti quegli sport considerati “da maschio”)?

Io ho un figlio di 11 anni che da 2 gioca in squadra con una bambina (fino ad una certa età o categoria le squadre possono essere miste) e se c’è una cosa su cui ho sempre insistito è stato insegnargli di portarle rispetto come per qualsiasi altro componente della squadra. Attenzione: io gli ho insegnato che non doveva trattarla MEGLIO ma semplicemente UGUALE agli altri.

Perché è questo il fondamento del mio femminismo consapevole: io non pretendo che le donne siano privilegiate, io vorrei, e mi batto per questo, che fossimo trattate alla pari.

Se nel maggio del 2021 devo stare ancora a sentire il direttore generale di un evento di beneficenza, ripeto di BENEFICENZA, che dice ad una ragazza (tra l’altro che più volte ha dimostrato di amare il calcio e di capirne anche più di alcuni uomini) che le donne non possono giocare a calcio e che se vuole il completino (divisa) se la può mettere guardando la partita dalle tribune, allora vuol dire i toni pacati non bastano più.

È inutile che io allora mi arrabbi se associazioni ludiche per bambini organizzino pomeriggi “Calciatori e Veline” in cui per le bimbe ci sono attività a tema “salone di bellezza” e per i bimbi “tutto calcio” con tanto di dicitura: per le bimbe salone di bellezza, trucco, parrucco e manicure… una serata all’insegna del rosa! Per i maschietti sport, sport, sport! Belli, sudati e felici!”

Ci rendiamo conto che queste iniziative sono altamente discriminanti? E ci rendiamo conto che quello che il direttore generale Gianluca Pecchini ha fatto è la stessa cosa?

Con il suo gesto, la sua violenza nei confronti di Aurora Leone ha messo in un angolo tutte quelle bambine che amano giocare a calcio, fare sport ed essere belle e sudate come i “maschietti”.

Ma come dice un famoso film: NESSUNO PUO’ METTERE BABY IN UN ANGOLO!

E quindi, mia cara Italia, tira fuori il Patrick Swayze che è in te e questo direttore e tutti i suoi simili facciamoli stare zitti e buoni (citazione non a caso che fa riferimento ad accuse date per altri stereotipi che dovrebbero ormai essere superati… ed ecco quindi il motivo della maglia della nazionale francese)

Immagine presa dal profilo IG de “Il Corriere della Sera”

Lady Fra’

2 pensieri riguardo ““Il completino te lo metti in tribuna!”

  1. Condivido appieno tutto ciò che hai scritto, vedendola e pensandola esattamente come te e finalmente che c’è chi la pensa equamente da femminista quale anch’ io sono, senza estremismi e senza eccessi.

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