Philippa Gregory. La “vera” regina dei Tudor

È l’autrice inglese di romanzi storici più letta al mondo. Dai suoi romanzi sono stati tratti film e serie TV di grande successo e non c’è persona che si sia avvicina al tema “Tudor” senza sentir nominare il suo nome in almeno un’occasione.

Ma perché Philippa Gregory è così famosa? Ma soprattutto, perché piace così tanto?

Beh, io penso che sia la scelta dell’autrice di dar voce alle donne in un periodo storico che ha sempre visto come protagonisti gli uomini.

La “Guerra delle due Rose”, chiamata così per il simbolo delle due casate avverse, ovvero York e Lancaster, è una guerra durata circa un trentennio in cui c’è stato un susseguirsi di re da entrambe le fazioni. La linea di sangue maschile è sempre stata al centro dell’attenzione degli storici e di conseguenza dei libri sull’argomento quindi le opere della Gregory segnano un significativo cambiamento nella visione non solo di questo specifico periodo storico, bensì di tutta la storia. È lo spartiacque che manifesta l’esistenza del contributo che anche le donne hanno dato negli avvenimenti storici studiati. Certo, non tutto quello che l’autrice scrive è realmente successo, anzi, molto e soprattutto i dialoghi, sono frutto della sua immaginazione e spesso possono apparire decontestualizzati (critica che spesso le viene rivolta), eppure dalla sua fantasia in molt* hanno preso ispirazione per rivedere lo studio della storia con degli “occhiali” nuovi e rivalutando così molte figure femminili spesso dimenticate o denigrate.

Non posso negare l’influenza che la lettura dei Romanzi di Philippa Gregory ha avuto sulla mia scelta di raccontare le donne del passato nel mio PodCast “Storie di Donne nella Storia”. Ha smosso qualcosa in me che mi ha spinta a voler conoscere il punto di vista femminile in molte situazioni, esattamente come ha fatto lei nella sua serie di romanzi. Ecco quindi che le vicende degli York e dei Lancaster assumono una forma diversa e personaggi come Edoardo IV, Enrico VI, Richard Neville, e perfino Riccardo III tanto famoso grazie a Shakespeare sono solo di cornice nell’immenso quadro in cui le protagoniste sono Elisabeth Woodville, Margareth Beaufort, Anna Neville e Margherita D’Angiò.

Vi ho incuriosito?

Allora ecco a voi l’elenco completo ed in ordine cronologico i romanzi di Philippa Gregory:

Se invece volete dedicarvi a serie TV e film ecco quelli ispirati ai romanzi sopra citati:

Racchiude le vicende dal 1° al 4° libro

Racchiude le vicende tra il 4° e il 5° libro

Racchiude le vicende tra il 6°, l’8° e parte del 9° libro

Film che narra le vicende raccontate nel 9° libro

Al momento sembra che ci sarà la produzione di altre serie TV da parte di Starz basate sui libri della Gregory, ma ancora non si sa su cosa si baseranno.

Se invece volete andare avanti con le vicende dei Tudor tralasciando i romanzi, vi consiglio questi:

I Tudors: Serie TV che narra le vicende di Enrico VIII e le sue 6 mogli in 4 stagioni e 38 episodi

Reign: Serie TV che narra le vicende di Maria Stuart e attraverso la sua storia scopriamo anche Caterina De’Medici e Elisabetta I

Spero di essere stata utile…

Queste vicende possono creare dipendenza!

Buon divertimento

fRa’

Happy Birthday Elisabeth

Per commemorare il giorno di nascita dell’unica figlia di Anna Bolena ed Enrico VIII ho preparato la lettura di un estratto del mio romanzo “Io. Anna”.

Il capitolo 13, da cui è tratto, è un capitolo che mostra molto di ciò che è cambiato della vera storia della regina Anna. Troviamo un ambiente sereno, familiare e colmo d’amore.

Se questo estratto vi ha incuriosito qui o qui potete trovare dove acquistare il mio romanzo. Se invece lo avete già letto fatemi sapere come avreste cambiato la storia della piccola Elisabetta nei commenti!

A presto

fRa’

Rivalità tra donne. Sfatiamo un mito, vi va?

“Tu pensi che non la vorrei attaccare al muro ogni singola volta che la vedo avvicinarsi a lui?” (Anna Bolena/Elanor vs Jane Seymour in “Io. Anna”)

Nel mio romanzo “Io.Anna“ le due famose rivali, Anna Bolena e Jane Seymour, formano una particolare alleanza per una finalità comune: l’amore per il re!
Nella realtà sappiamo che le due donne si odiavano, ma la rivalità in quel caso era dettata dalle pressioni che ricevevano dalle loro famiglie; dal prestigio che l’essere la moglie di Enrico VIII portava.

Al giorno d’oggi si può parlare ancora di questo tipo di rivalità?
Io credo di sì.
O meglio, credo che in fondo, ancora nel XXI secolo la rivalità sia dettata dalle pressioni che noi donne subiamo dalla società. Solo che il “premio” questa volta non è un re come Enrico VIII.

Osserviamo bene: la fama, i followers, i soldi e le mille agevolazioni che un’influencer ottiene facendo a spallate con la “concorrenza” non sono forse l’equivalente del prestigio che una donna nel XVI secolo otteneva sposando il re?

Ebbene sì, INFLUENCER is the NEW QUEEN.

Ora, con questo non voglio dire che le influencer siano delle insensibili arriviste che non guardano in faccia nessuno. Per carità. L’associazione che faccio è per la pressione che subiscono per riuscire ad essere sempre al top. La stessa che ha subito Anna Bolena da suo padre e suo zio quando doveva scalzare Caterina D’Aragona e la stessa che ha ricevuto Jane dopo di lei (e via dicendo perché la storia è colma di vicende del genere).

Ma sapete una cosa? La società siamo NOI. Quindi se questo ci inorridisce dobbiamo cominciare a parlarne cercando di cambiare!

Quindi, ecco cosa ho scritto a Felicia Kingsley in risposta alla sua stories in cui era allibita del fatto che in un giornale con target femminile si andasse ad alimentare l’idea che la gravidanza sia una gara (vedi sotto):

“A volte mi domando se viviamo in un XXI secolo alternativo… perché non posso credere che ci sia ancora così tanta medievalità”.

È la società ad essere ancora radicata in un sessismo, nemmeno tanto velato, che alimenta la rivalità tra donne.

Ma è ora di sfatare questo mito e portare anche esempi positivi. Sempre come ho scritto a Felicia: “il fatto stesso che io e te siamo qui a parlarne e a confrontarci mi fa sperare…
il supporto e la comprensione tra donne ha speranza e prima o poi, lentamente magari, arriveremo ad abbattere anche questo muro. La storia ci insegna che di conquiste noi donne ne abbiamo fatte: possono solo rallentarci ma mai fermarci!”

Per sostenere questa mia tesi voglio raccontarvi una cosa.

Nel corso della mia vita e nell’ultimo anno soprattutto, ho visto quanto le donne siano capaci di comprensione, sostegno e affetto.

Siamo cresciute con la convinzione che la rivalità tra donne sia normale. Certo, siamo cresciute con esempi come: Cenerentola e le sorellastre, Grimilde e Biancaneve, Rapunzel e Madre Gothel… ma questa non è rivalità, questi sono esempi di invidia pura e semplice.

E se la rivalità può essere anche positiva se offre lo stimolo a migliorarsi, l’invidia invece ti consuma. Ed è quella che la società alimenta.

Ma io ho affrontato una malattia prettamente femminile e quindi mi sono ritrovata a conoscere donne fantastiche di ogni tipo: differenti per età, cultura, e ceto sociale.

Beh, lasciate che ve lo dica: di fronte alla paura della malattia, alla testa rapata e alla camiciola d’ospedale ho capito che in fondo siamo tutte uguali: lottiamo per la nostra vita, i nostri affetti… per vedere i nostri figli crescere o per realizzare qualcosa che abbiamo sempre rimandato pensando “ora non ho tempo, ma lo farò più avanti!”

E, inaspettatamente rispetto a quello che mostra la società, ci sosteniamo. Che sia una chiacchierata durante la chemio, un abbraccio dopo l’esito delle analisi del sangue prima della terapia, l’applauso dopo rimozione del PICC, o lo scambio infinito di messaggi su come affrontare l’ennesimo effetto collaterale dei farmaci.

Insomma, esattamente come dice George R.R. Martin “Quando la neve cade e i venti bianchi soffiano, il lupo solitario muore, ma il branco sopravvive”

…noi donne siamo lupi e, se vogliamo, formiamo un branco meraviglioso!

Benvenuti nel restyle del mio sito!

Mi sento come se avessi ristrutturato casa e avessi voglia di invitarvi tutti a vederla!

Prego signori, entrate pure! Ho fatto le pulizie, ho riordinato tutto e ora sono pronta a ricevere i miei ospiti.

Come nei migliori restauri, mi sono affidata ad una squadra davvero speciale, paziente e comprensiva. La scelta dell’ “architetto” è andata senza indugi verso la mia social guru Valeria Crivellari, meglio conosciuta come Mama Non Mama che in una mattinata mi ha arricchita di un’infinità di nozioni per me davvero illuminanti (ammetto di essermi sentita più volte come mia madre quando durante le mie spiegazioni di qualche funzione del suo smartphone…). Mi ha aperto un mondo che spero di riuscire ad approfondire imparandone tutte le potenzialità. A fare la cosiddetta manovalanza è venuto in mio soccorso mio marito Matteo, reduce anche lui dell’avvio di un suo blog molto tecnico (su sviluppi di nuovi modelli di business) e quindi fresco di capacità tecniche di creazione di siti. Tutto questo unito alla mia insonnia cronica che ho sfruttato per mettere in pratica ciò che Valeria mi ha insegnato, et voilà: ecco il mio nuovo sito.

Venite, vi faccio fare il giro della casa!

Nell’atrio troverete tutti i miei articoli, dal più recente fino al più vecchio che risale ormai a marzo 2017 (se volete fare più velocemente potete vedere l’archivio sulla destra).

Il corridoio principale vi permette di entrare in tutte le “stanze”. C’è ABOUT ME dove mi presento raccontandovi la mia formazione e le mie passioni. Qui troverete anche una piccola nicchia in cui vi racconto l’esperienza che ho vissuto durante la mia battaglia contro un tumore al seno. Niente di strappalacrime e che cerca compatimento, state tranquilli, semplicemente una condivisione che spero possa aiutare chi si trova nel bel mezzo della battaglia ma anche chi gli è vicino.

Proseguendo per la mia nuova casa troverete la presentazione del mio primo romanzo “Io. Anna” e anche del mio progetto di farne una trilogia.

L’ultima stanza, “Pillole di…” racchiude invece due mie rubriche:

  • “A SPASSO CON I TUDOR”. VIDEO. Nata da poco per caso, sembra piacere molto. Racchiude video in cui racconto di personaggi della casata dei Tudor o che ne hanno a che fare
  • “Storie di Donne nella Storia”. PODCAST. Per ora troverete solo la presentazione del progetto, ma presto sarà pronta il primo episodio. Qui narrerò le vicende di donne importanti per la storia che però spesso sono state nell’ombra.

Ecco, il giro per ora finisce qui.

Spero che la mia casa vi piaccia e sarei davvero felice se mi veniste a trovare spesso. La porta è sempre aperta e troverete sempre qualcosa ad accogliervi.

A presto

fRa’