Today’s the Day

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Due anni e mezzo fa, tra gli sguardi sbalorditi e divertiti della gente che passava, ho scattato questa foto. Mi trovavo esattamente dove comincia la storia raccontata nel mio romanzo.

Qui, davanti a questo quadro, anzi, davanti a questa donna (che io ritengo favolosa perché intrigante, intelligente, astuta ma anche insicura e tremendamente sola), ho fatto una promessa: avrei scritto il mio primo romanzo. L’avrei finito!

Beh, ancora non ci credo ma ce l’ho fatta. L’ho finito.

Non so ancora come andrà, se mai riuscirò a pubblicarlo o se rimarrà per sempre solo nel mio cassetto. E’ per questo motivo che ho deciso di riportare qui la pagina dei “Ringraziamenti” presente nel mio libro. Almeno qui sono sicura che potranno essere letti…

RINGRAZIAMENTI 

Questa avventura non sarebbe mai cominciata se non avessi avuto accanto a me il mio più grande fan e critico: mio marito Matteo. A lui vanno i miei ringraziamenti per la pazienza portata durante il nostro viaggio in UK dove, per raccogliere informazioni, passavo ore davanti a quadri, palazzi e monumenti; l’ho costretto ad aiutarmi a prendere misurazioni schizzi e malgrado tutto mi ha ancora regalato a sorpresa una visita ad Hampton Court poche ore prima del volo di ritorno. A lui dico grazie per aver letto ogni capitolo con la mia presenza assillante alle spalle e per aver ascoltato ore e ore di miei monologhi sul tema “Tudor”.

Ringrazio Sara, la mia Cindy, colei che ha incoraggiato questo progetto quando ancora era solo nella mia testa.

Poi ringrazio la mia specialista di gialli, la mia Roby-Ro’ che anche da lontano riceveva regolarmente i capitoli terminati per valutarne il ritmo e la suspense.

Un grazie speciale va a Roberto Saladino. La sua esperienza di auto-pubblicazione mi ha dato la giusta spinta iniziale per credere di avere una possibilità.

Tutto questo è stato possibile anche grazie a due persone speciali: mia zia Manu che fin da quando era piccola ha coltivato la mia curiosità, la passione per la storia ed i personaggi che ne hanno fatto parte; e poi il mio caro professor Sergio Piccinelli, l’uomo che ha gettato i semi della mia capacità di scrivere, indagare e leggere per il piacere di conoscere.

Infine ringrazio Edo. Più di dieci anni fa gli confidai il mio desiderio di scrivere un romanzo e lui con la semplicità che lo contraddistingue, mi disse: “E perché non lo fai?”.

Ecco, per molti anni ho trovato mille risposte a questa domanda:

  • A chi potrebbe importare cosa scrivo?
  • Non ne sono capace.
  • Con tutti gli scrittori che ci sono in giro perché dovrei scrivere anche io
  • Questa idea piace solo a me
  • Non so nemmeno come cominciare

Poi finalmente un giorno mi decisi. Stavo scrivendo la mia tesi di laurea e avevo bisogno di dedicarmi a qualcosa che non fossero dati e statistiche. Così presi il taccuino su cui avevo scarabocchiato le idee che avevo per il mio romanzo e cominciai scrivendo due semplici parole:

Io. Anna.

Da quel momento non mi sono più fermata. E per questo non posso che dire GRAZIE. Grazie a tutti.

Oggi, 482 anni fa, alla Torre di Londra moriva Anna Bolena. Oggi io la ricordo così.

fRa’

 

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Ancora non ci posso credere…

Questo pomeriggio ho ufficialmente scritto la parola “FINE” sull’ultima pagina del mio romanzo. Certo, c’è ancora molto lavoro da fare, per non parlare che non ho ancora un editore, ma godiamoci un traguardo alla volta.

Ero arrivata a pensare che mi stessi auto-sabotando dopo mesi e mesi di silenzio. Poi invece l’ispirazione è tornata e mi ha permesso di concludere in poche settimane. Mi ero posto un obiettivo “romantico”: terminare il romanzo nel giorno dell’anniversario della morte della protagonista, Anna Bolena. Beh, caspita, ce l’ho fatta!

Questa sera mi sto dedicando all’assemblaggio di tutti i singoli capitoli, prologo, epilogo, bibliografia e ringraziamenti; mentre domani mi godrò la visione del mio romanzo stampato. In modo casalingo, ma per la prima volta TUTTO.

Poi ci saranno le mille riletture, le crisi e le ansie nell’inviarlo a varie case editrici… ma a questo penserò più avanti.

Ce l’abbiamo fatta Anna. Ce l’abbiamo fatta!

fRa’

“Ma io sono fiero del mio sognare, di questo eterno mio incespicare e rido in faccia a quello che cerchi e che mai avrai.”
Francesco Guccini