Become a Lady – Diventare Lady

Penso che almeno una volta nella vita sia capitato ad ogni donna di sognare di diventare una principessa. Nei giochi all’asilo, in cortile, con le bambole; oppure nella pianificazione del matrimonio, in cui ogni dettaglio doveva risaltare quell’unica volta nella vita in cui avresti indossato un abito con strascico, guanti e (forse) il diadema!

Avanti, ammettiamolo: almeno una volta tutte!

Con l’andare del tempo ovviamente questo sogno svanisce nella consapevolezza che lo stato di principessa è impossibile da ottenere visto che i reali disponibili su piazza sono praticamente inaccessibili (anche se Kate e Meghan hanno un po’ incrinato questa mia certezza e quindi sto cominciando a lavorare sulla possibilità di far incontrare “spintaneamente” mio figlio con la principessa Charlotte).

Ovviamente con l’età (e la maturità? Naaaaa) si instaura anche la cognizione che lavorando sodo e costruendo una vita e una carriera appagante, non servono a niente titoli e terre!

Così gli anni passano e gli unici segni di nobiltà sono alcuni dettagli d’arredamento in casa; corone che compaiono in ogni dove dai vestiti, ai tatuaggi passando per gli accessori; serie televisive, libri e avvenimenti Royal seguiti rigorosamente obbedendo al british dresscode.

Eccomi al Matrimonio di Harry e Meghan
E qui al Matrimonio di Eugenie di York (nemmeno la malattia mi ha impedito di assistere)

…E così il diadema che ho sempre sognato di indossare (senza per forza dovermi sposare mille volte) finisce in un cassetto.

Poi però accade qualcosa.

Succede che il 13.09.2020 mio marito mi fa un regalo speciale.

Come sapete (e se non lo sapete andate a leggere il mio articolo QUI ) quest’estate sarei dovuta andare nella mia amata Scozia in vacanza con l’intento di girare tutte le Highlands e alcune isole. Purtroppo il COVID-19 ha impedito questo viaggio e per me è stato un duro colpo (nell’articolo capite perché).

Mio marito in famiglia è famoso per il fatto che non azzecca mai un regalo con me (ci tengo a sottolineare che non sono una persona materialista, anzi, ma qui si parla proprio anche del pensiero…) quindi per lui ogni avvenimento è diventato una sfida personale nel trovare il regalo perfetto.

Beh, penso proprio che quest’anno ci sia riuscito. Per il nostro 12° anniversario di matrimonio (sì, ci ha messo un po’…) mi ha fatto diventare una LADY SCOZZESE!!!

Come? Ora ve lo spiego.

Innanzitutto c’è da chiarire che a differenza della gerarchia inglese in cui il termine “Lady” indica semplicemente una donna di elevato ceto sociale, in Scozia un LAIRDS (termine scozzese per Lord) è il proprietario terriero e quindi il SIGNORE di un determinato pezzo di terra. Al femminile quindi LADY assume decisamente un valore differente rispetto al corrispettivo inglese.

Chiarito questo vi spiego l’iniziativa che mi ha fatto diventare una Lady dell’Aberdeenshire.

In Scozia da qualche anno diverse associazioni hanno cominciato a vendere lotti di terreno per preservare e proteggere le aree boschive mantenendo l’intera zona libera da qualsiasi altro uso tranne che per il pacifico godimento della terra, proteggendo così la biodiversità della flora e della fauna. L’acquisto di questi lotti e la conseguente privatizzazione del terreno impedisce la costruzione di edifici, strade e altri elementi che possono rovinare il bellissimo paesaggio tipico scozzese. Inoltre, nel caso del mio lotto, acquistando il terreno la UK Woodland Trust Charter si impegna a piantare un albero ad ogni ordine fatto così non solo si protegge il terreno, lo si ripopola anche!

Ma torniamo ora al mio titolo di Lady.

Beh, stando a ciò che c’è scritto sulla proclamazione e andando a vedere l’atto di acquisto sul sito, sono ufficialmente una Lady. Questo vuol dire che se io volessi potrei aggiungere questo titolo in tutti i miei documenti perché con l’acquisto del lotto sono diventata una proprietaria terriera e secondo un’usanza storica scozzese questo rende “Laird” e nel mio caso appunto “Lady”.

La tentazione è davvero ai massimi livelli, ma penso che mi riserverò questa goduria extra solo per i documenti per i viaggi in UK (e ovviamente per gongolare tra amici!).

Ma la cosa che più mi piace è che il terreno sarà mio per sempre e che potrà passare in eredità a mio figlio. Sapete cosa vuol dire?

La strada per l’incontro di mio figlio con la principessa Charlotte è un passo più breve!!!!

Scherzi a parte, i lotti acquistabili sono situati in diverse zone della Scozia. Il mio, come detto è nell’Aberdeenshire, una distesa di boschi composti da sorbi e frassini di fronte a Knichtland Burn a Huntly. Fiori di campo bianchi, cardi viola e svariata flora e fauna prendono vita durante la primavera e l’estate. 

Inutile dire che la prossima volta che andrò in Scozia (COVID permettendo nell’estate 2021) mi recherò al mio terreno per il quale ho un progetto bellissimo, ma che vi racconterò più avanti. Inoltre ne approfitterò per per visitare uno dei due castelli della zona: il castello di Huntly e il castello di Kildrummy, entrambi ben conservati e affascinanti.

Questa è la mia zona, ma troviamo appezzamenti anche a Dumfries e Galloway, nel NordOvest.; nella Riserva di Mountain View – Lochaber e in quella di Glencoe Wood.

Ecco, penso di avervi dato abbastanza informazioni.

Vi lascio alcuni siti da consultare:

Fatemi sapere, potremmo essere vicini di proprietà!

Ora vi lascio, vado ad allenarmi nel saluto dalla balconata… ma soprattutto vado a cercare un diadema più grande!

BookCrossing. Cos’è e come partecipare.

Si può attribuire l’iniziativa di “abbandonare” a sé stessi testi e libri già al filosofo greco Teofrasto, il quale li gettava in mare in una bottiglia; oppure al Progetto Gutemberg, in cui digitalizzare libri era visto come una forma di condivisione (l’ideazione dei moderni e-book per intenderci); oppure ancora con il progetto Born to Read (in Italia Nati per Leggere) in cui alcuni pediatri americani, dopo aver notato che i libri lasciati in sala d’attesa sparivano, istituzionalizzarono l’iniziativa mettendo a disposizione libri gratuitamente.

Insomma, qualunque sia l’origine lo spirito e lo scopo sono gli stessi: divulgare libri senza trarne profitto economico.

“Ma esistono già le biblioteche per questo!” potreste obiettare.

È vero. Ma il BookCrossing va ancora oltre il prestito che fa una biblioteca. L’intento è quello di “far viaggiare” il libro. Entrare nella vita di una persona e creare un’intersezione tra chi lascia il libro e chi lo prende. Un “tocco” anche se solo virtuale.

Altra cosa che caratterizza il BookCrossing è la tracciabilità del volume lasciato. Chi vuole donare un libro deve registrarlo nel sito web attraverso un codice BCID (BookCrossing ID) che permetterà di seguirne i passaggi di mano in mano. Una volta lasciato il volume in uno spazio apposito che si può trovare ovunque ( QUI la mappa dei punti BookCrossing in Italia), chi prende il volume è invitato ad entrare nello stesso sito e registrarne il possesso utilizzando il codice che troverà all’interno.

-> La registrazione al sito, così come tutte le operazioni legate al BookCrossing sono gratuite.

Intorno al BookCrossing, come potrete immaginare, si è creata una community sia virtuale che non, e dal 2003 ogni anno si svolgono i diverse città italiane degli incontri in cui si scambiano libri (evitando di lasciarli in giro per la città), si conosce gente nuova con le stesse passioni letterarie e ci si confronta. ( QUI potete trovare alcune iniziative)

Come sono venuta a conoscenza di questa iniziativa?

Beh, potrei dire che è dovuto al fatto che quattro anni fa nella mia città (MERANO) è stato inaugurato un angolo BookCrossing dalla Biblioteca Civica in quello che è sempre stato considerato un luogo “non raccomandabile”, ovvero il parco della stazione. Questa iniziativa, insieme a dei lavori urbanistici come il servizio di wi-fi gratuito e l’installazione di nuove panchine e rampe per skateboard, ha portato una rivalutazione della zona e la frequentazione da un diverso e nuovo target di persone.

Ammetto che però non l’ho conosciuto così. L’ho conosciuto tramite il profilo Instagram di Emma Watson: la giovane attrice ha pubblicato diversi post in cui mostra di lasciare in giro per le metropolitane londinesi libri autografati da lei con il fine di promuovere l’abitudine alla lettura (QUI trovate l’articolo de IL LIBRAIO.IT che ne parla).

Io ho deciso di partecipare con il mio romanzo “Io. Anna” lasciandone una copia in ogni città che visito. Ho cominciato con Milano (QUI il post in cui lo racconto) e voglio proprio vedere che bei viaggi farà la “mia” Anna 😉

Nella speranza di avervi incuriosito, vi invito a cercare il BookCrossing più vicino a voi e partecipare all’iniziativa.

Facciamo girare la cultura!

#faigirarelacultura

Happy Birthday Elisabeth

Per commemorare il giorno di nascita dell’unica figlia di Anna Bolena ed Enrico VIII ho preparato la lettura di un estratto del mio romanzo “Io. Anna”.

Il capitolo 13, da cui è tratto, è un capitolo che mostra molto di ciò che è cambiato della vera storia della regina Anna. Troviamo un ambiente sereno, familiare e colmo d’amore.

Se questo estratto vi ha incuriosito qui o qui potete trovare dove acquistare il mio romanzo. Se invece lo avete già letto fatemi sapere come avreste cambiato la storia della piccola Elisabetta nei commenti!

A presto

fRa’